
Stamattina impavidi e coraggiosi, io, Stefano Gualchierotti, Claudio Mazzone e mio marito, alle 6,50 tutti in macchina verso l'Abetone.
Il cielo non prometteva nulla di buono ma noi non ci siamo fatti prendere dalla paura, " siamo super eroi, per forza!" Abbiamo portato una macchina all'Abetone quindi 1h di strada, e poi con l'altra macchina siamo tornati verso l'Oppio per partire per una missione a dir poco dura ! Dal passo dell'Oppio siamo partiti in discesa, per scaldarci le gambe, i gradi erano già pochi 11. Lungo la discesa si ciaccola, si ride , si fa battute, ma dopo la Lima comincia il bello, e comincia pure anche a Piovere, e di brutto, con vento e freddo. Si comincia la terribile salita che dista circa 15 km tutti in salita, all'Abetone. Si sale tranquilli, ma le mie gambe sento che non vanno come prevedevo. Comincio quasi subito ad accusare indolenzimento, che poi col passare dei km diventa sempre più acuto, e i freddo si fa sentire. Le nostre povere gambe e le nostre mani sono congelate, le mie gambe soprattutto non ne vogliano sapere di correre, infatti dopo circa 6 km di dura salita cammino un po, ma fortunatamente ci fermiamo per ristorarci. Si mangia un po di frutta, si beve e qui la pioggia aumenta, come aumenta pure il vento e il freddo, roba da matti ve lo assicuro. Claudio fa alcune considerazioni e dice di essere incerto se fare l'Abetone oppure optare per il tratto più breve. Stefano e Claudio si rendono conto che arrivare all'Abetone sarà davvero durissima. Alchè io dico una delle mie bischerate: " si fa prima a dirsi che a farsi !" bella massima mi dice Stefano, perforza...dire si arriva all'Abetone è un conto ma correre e arrivarci sul serio è un'altro. Comunque sia si arriva a 6 km dalla vetta e le mie gambe non rispondono più, allora dico a Claudio e Stefano di andare e casomai appena arrivati di venirci incontro con la macchina. Loro continuano correndo, io e mio marito che non mi abbandona mai, si cammina un pochino, poi si riparte correndo, ma dopo un po mi rifermo, ormai le mie gambe sono di sasso, dure che fanno paura. Ghiacciate dalla pioggia e dal vento, le mani sono andate quasi in cancrena, non riuscivo a muoverle, come non sentivo più nemmeno i piedi, mi pareva di correre sulle tibie. Si continua a correre e finalmente si arriva all'Abetone dove gli altri due ci stavano venendo a prendere, ma ce l'ho fatta, sono comunque arrivata in vetta.Alzando gli occhi vediamo che c'è sempre un po di neve sui monti, e che parlando si fa i fumetti. Stefano e Claudio hanno impiegato circa 10 minuti in meno di noi. In totale 28 km di congelamento in 2h,50 coprese le fermate e le camminate. La media non è male, ansi credevo peggio. Stefano e Claudio secondo me arriveranno benissimo, sono due Atleti fortissimi e sono convinta che faranno una bella gara. A stupire tutti come al solito mio marito....non si allena mai ed è riuscito a correre con me, ansi lui poteva anche andare dietro ai due intrepidi, mi rendo conto che sarebbe un'Atleta incredibile, corre con una facilità disarmante, Stefano e Claudio ora ne sono testimoni.
Voglio ringraziare i miei compagni di squadra che si sono avventurati con me con il freddo e l'acqua, facendomi compagnia ! Grazie amici miei. Ma soprattutto GRAZIE mia dolce metà ! Sono convinta di una cosa su di me : che anche quest'anno arriverò all'Abetone !
Missione compiuta anche oggi Gotam non ha timore !
PS: a casa ho mangiato: una bistecca alla fiorentina, un piatto di pasta a pomarola, e i funghi fritti di Claudio, e per finire mia suocera ha fatto il castagnaccio e mi son mangiata due fette pure di quello, alla faccia della dieta leggera !