mercoledì 30 aprile 2008

La Maratona.


La maratona, corsa di resistenza più conosciuta, era già presente nella prima edizione delle Olimpiadi moderne tenutesi ad Atene nel 1896. La gara fu inclusa nel programma a scopo di rievocazione storica per ricordare la "leggendaria" impresa atletica del soldato Filippide (in alcuni testi viene anche riportato con il nome di Fidippide) che, per portare agli Ateniesi la notizia della vittoria di Maratona sull'esercito Persiano, corse per circa 40 km per poi morire all'arrivo stremato dalla fatica. In quell'occasione gli organizzatori decisero che il percorso dovesse comprendere per intero lo stesso itinerario tenuto dal celebre militare greco. Mai rimembranza fu più indovinata, infatti, vinse la gara il pastore greco Spyridon Louis che corse i 40 chilometri in 2 h 58' 50''.
La corsa di Louis entusiasmò tantissimo, soprattutto alcuni atleti statunitensi appartenenti alla Boston Athletic Association, che decise in seguito di organizzare nella propria città, una maratona di 39,750 km. Alla manifestazione presero il via quindici atleti e nell'occasione vinse John J. Mac Dermott (New York) in 2 h 55' 10'; era il 19 Aprile 1897. Il fascino di questa massacrante gara si diffuse a macchia d'olio e già dopo alcuni anni in diverse città del mondo, varie associazioni sportive cominciarono ad organizzare delle maratone.
Dopo oltre 10 anni di maratone corse su distanze che variavano dai 38 ai 42 chilometri, nel 1908, in occasione dei giochi Olimpici di Londra, i maratoneti si confrontarono sulla classica distanza dei 42,195 km ovvero la distanza che separava il Castello di Windsor dallo Stadio di White City (infatti, la distanza fu ufficialmente codificata dal C.I.O. alle Olimpiadi di Parigi del 1924). Solo un mese prima, il 3 giugno a Roma, partiva il primo Campionato Italiano di Maratona sulla distanza di 40 km. Vinse l'atleta proveniente da Cecina (RM) Umberto Blasi con il tempo di 3 ore 07'4''. Alla partenza vi era anche il famoso Dorando Pietri che in quell'occasione si ritirò al 33° km per leggera insolazione. Pietri, poco dopo, nella storica maratona olimpica di Londra, terrà col fiato sospeso i centomila spettatori presenti nello stadio olimpico, tagliando il traguardo in prima posizione, barcollante dalla fatica ed essendo purtroppo squalificato per essere stato sorretto dai giudici negli ultimi metri del percorso.
L'interesse per la maratona continuò a crescere negli anni successivi, alimentato dal fatto che in questa gara si registrarono vincitori di giochi Olimpici e Campionati Mondiali (Prima edizione Helsinki 1983) provenienti da ogni parte del mondo. E' infatti raro trovare una gara sportiva per la quale cosi' numerosi paesi, d'ogni continente, possono vantare importanti campioni e dove persino un piccolo paese semisconosciuto come il Djibuti arriva a vincere (Hiroshima 1985) la prima Coppa del Mondo di maratona maschile.
Anche in Italia dopo i risultati importanti di Pietri, Arri e Bertini (questi ultimi vincitori di medaglie ai giochi Olimpici del 1920 e 1924) si sono avuti grandi risultati. Il più importante si ebbe nel 1988 a Seul con la vittoria olimpica di Gelindo Bordin .
La diffusione della maratona fu alimentata soprattutto a cavallo degli anni 60 - 70, quando negli Stati Uniti d'America, esplose il fenomeno del jogging- running. Le corse su strada cominciarono ad essere considerate fenomeno di massa, grazie alla propaganda effettuata dai media. Molti americani vittime della vita sedentaria iniziarono quest'attività sportiva definita: salutare, pratica ed economica. Dalle strade polverose con ristori d'acqua e bevande alcoliche, gli abiti e le calzature sportive improvvisate, si passò in pochi decenni a strade ben asfaltate, integratori salini ed energetici, abbigliamento tecnico ed a calzature sportive studiate sia per l'allenamento sia per la competizione. Il fenomeno destò interesse in milioni di persone in tutto il mondo. Molte aziende di settore cominciarono ad investire notevoli quantità di denaro in pubblicità, contribuendo così all'aumento dei praticanti di questa disciplina sportiva. I grossi investimenti furono vera e propria linfa vitale per il movimento, con la conseguenza che le manifestazioni podistiche cominciarono a crescere in maniera quasi esponenziale. Negli anni 90, molte organizzazioni diventarono delle vere e proprie aziende commerciali, rappresentative le maratone di New York, Londra, Chicago, Berlino, Rotterdam, Venezia, Roma etc. Per organizzare queste manifestazioni sono necessari addetti che lavorano 12 mesi l'anno, e il giorno della maratona per garantire la perfetta riuscita della manifestazione arrivano a prestare la loro insostituibile opera, anche alcune migliaia di volontari. Dopo oltre cent'anni di maratone ed il continuo abbattimento dei record sulla distanza, si è arrivati a correre i 42 Km e 195 metri in 2h 05' e 42", attuale primato mondiale.

Fisiologia
La maratona si può definire come una specialità tipicamente aerobica. Ciò significa che l'atleta, per sopportare le oltre due ore di gara, attinge energia (per la risintesi dell'ATP muscolare) quasi esclusivamente dal meccanismo aerobico. La presenza dell'ossigeno introdotto attraverso la respirazione e trasportato dai globuli rossi alle fibre muscolari, consente alla muscolatura del maratoneta di privilegiare l'utilizzo di grassi (lipidi) e di zuccheri (glicogeno). E' da tener presente che adottando andature di corsa troppo elevate, le limitate scorte muscolari ed epatiche di glicogeno, andrebbero ben presto incontro a facile esaurimento compromettendo irrimediabilmente la prestazione. In fase di preparazione, è indispensabile individuare e adottare mezzi d'allenamento che consentano di esprimere, in gara, andature elevate con il minimo dispendio di energia di origine glucidica, pertanto gli allenamenti devono consentire di abituare i muscoli a "bruciare" grassi in percentuale maggiore rispetto agli zuccheri, per averne una buona disponibilità anche nella parte finale della gara, notoriamente più impegnativa e decisiva. Le fibre muscolari specializzate a lavorare in presenza di ossigeno sono chiamate genericamente fibre rosse (lente), queste, sostengono principalmente il lavoro del maratoneta sia negli allenamenti sia durante la gara. Con l'allenamento l'atleta dovrà incrementare nei suoi muscoli soprattutto la funzionalità ed il numero delle fibre rosse, le più adatte ad utilizzare energia prodotta dal meccanismo aerobico.
Allenamento
Quasi tutti i mezzi di allenamento che il maratoneta adotta sono finalizzati a consentirgli la massima produzione di ATP, per ogni minuto di corsa, attraverso il meccanismo energetico aerobico . E' importante che l'atleta abbia la possibilità di correre a velocità elevate senza significativi accumuli di acido lattico nei muscoli e nel sangue. I mezzi allenanti utilizzati per migliorare la capacità aerobica e la resistenza specifica del maratoneta sono:
il lunghissimo (corsa prolungata, oltre anche le 2h, a ritmi blandi; lavoro prevalentemente aerobico seduta di 32/37 km);
le ripetute lunghe (corsa frazionata, ritmo di poco inferiore a quello di velocità di soglia anaerobica recuperando tra una prova e l'altra 1 o 2 km a ritmo maratona, distanza delle prove variabile da 1a 7 km; per un chilometraggio complessivo del lavoro di 21-25 km [lavoro prettamente di potenza aerobica] ;
il ritmo maratona (corsa ad andatura specifica di gara, seduta di 15/25 km).
Altri mezzi usati a completamento della preparazione sono:
il ritmo medio (corsa ad andatura di circa il 10% inferiore alla massima velocità sostenibile in una gara di 10 km, la distanza da percorrere varia dai 10 ai 16 km;
il fartlek (corsa continua su terreno variabile, salite-discese, ecc);
l'interval-training (lavoro su prove ad alta intensità intervallate da periodi di recupero completo o da attività motoria blanda, per un chilometraggio complessivo di 12 km circa);
le salite (corsa ed anche sprint su distanze variabili da 60-80 m fino a 200-300 m, lavoro muscolare a carico naturale utile al potenziamento ed al mantenimento del tono muscolare);
la corsa lenta (intesa come seduta di recupero e mezzo per favorire la capillarizzazione);
lo stretching (serie di esercizi finalizzati all'estensibilità muscolare).
A seconda degli obiettivi che ci si pone, i mezzi di allenamento sopra descritti dovranno essere inseriti settimanalmente o bisettimanalmente ed impostati su base ciclica. Se però ci si pone come unico obiettivo quello di portare a termine la maratona, sarà sufficiente svolgere i lavori preparatori (condizionamento muscolare di base) e quelli adatti a sviluppare la sola capacità aerobica.

martedì 29 aprile 2008






QUESTA E' LA PICCOLA

MERAVIGLIOSA

GAIA.

Complimenti a Fabio e Valentina !

Cioccolato Amico delle arterie.



Il cioccolato fondente, con un'alta percentuale di cacao, è amico del cuore e dei vasi sanguigni: in piccole quantità aiuta a mantenere in buona salute le arterie con un effetto benefico sulle loro pareti interne (endotelio). Per la felicità dei golosi di cioccolatini, bon bon e tavolette, uno studio greco, presentato nel congresso di Cardiologia di Monaco, dimostra per la prima volta queste proprietà benefiche direttamente sull'uomo. Che il cioccolato fosse un amico del cuore era noto da tempo, ma finora i suoi effetti benefici non erano mai stati dimostrati con studi condotti direttamente su esseri umani. La nuova ricerca, condotta nell'ospedale Hippokration di Atene, ha studiato gli effetti del cioccolato fondente su 17 giovani volontari sani, divisi in due gruppi che, a turno, hanno consumato una barretta di cioccolato fondente da 100 grammi.
Quindi, utilizzando un metodo non invasivo basato su ultrasuoni, i ricercatori hanno misurato il diametro delle loro arterie. Hanno osservato così che in coloro che avevano mangiato il cioccolato la funzione dell'endotelio migliorava per tre ore.
Un risultato importante, ha osservato il coordinatore della ricerca, il cardiologo Charalambos Vlachopoulos, visto che la funzionalità dell'endotelio è lo specchio del buono stato di salute dell'intero sistema cardiovascolare. Un problema nelle pareti interne delle arterie è considerato infatti un fattore di rischio per il cuore, al pari del fumo, eccesso di lipidi e ipertensione ed apre la strada alla cosiddetta aterogenesi, ossia al fenomeno che precede la formazione delle placche che restringono le arterie, fino a ostruirle.

La pianta del cacao



La pianta del cacao (Theobroma Cacao) è una sempreverde alta fino a venti metri; produce i frutti dai quali si estraggono i semi del cacao.
Originaria dell'Amazzonia, giunse nel Messico circa tremila anni fa. Una leggenda azteca racconta di un dio di nome Quetzalcoati, che donò agli uomini il cachuaquahitl ed insegnò loro a coltivarla; dai semi di questa pianta si preparava il nettare degli dei: il xocolati.
Il popolo Azteco iniziò la coltivazione della pregiata pianta dai cui semi ricavava la bevanda che tanto piaceva e che aiutava a superare i periodi di fame e che, nel tempo divento così importante da essere usata addirittura come oggetto di scambio. Il valore che questo seme ha avuto, durante il periodo precolombiano era tale che, con circa cento semi si poteva comprare uno schiavo. Come per i Romani il sale costituiva il "salario" dei legionari, così i semi del cacao venivano utilizzati come monete.
Il primo Europeo che conobbe il cioccolato fu Cristoforo Colombo. Fu grazie al suo viaggio nel nuovo continente che si ebbero le prime apparizioni del cacao in Europa, apparizioni non proprio fortunate. Infatti la bevanda detta xocolati non era proprio ciò che noi attualmente conosciamo:era di gusto amaro, spezziata con peperoncino, cannella e vaniglia. Tale combinazione di spezie non incontrò grandi favori presso i reali d'Aragona che non diedero valore alla novità. Con l'arrivo di Fernando Cortés in Messico, circa dieci anni dopo, si scoprirono le proprietà corroboranti, antifatica e eccitanti del cioccolato. Esso verrà riproposto senza le spezie che gli davano un gusto piccante e amaro, tranne la vaniglia, e poi dolcificato con miele o zucchero per incontrare i gusti europei. A questo punto si ebbe un crescendo di favori che porterà il cioccolato in tutti i salotti d'Europa; la produzione di cacao si espanderà pian piano fino ai nostri giorni in tutto il centro America ed alle coste occidentali dell'Africa, generando molte varietà di cacao.


Lo studio conferma inoltre che il segreto del cioccolato fondente è nei flavonoidi, sostanze contenute anche nel vino rosso e nel tè verde e che agiscono come antiossidanti. Aiutano cioè a combattere lo stress ossidativo, uno dei principali alleati di numerosi fattori di rischio per il cuore.
Quanto cioccolato si debba consumare per aiutare i vasi sanguigni non è ancora noto, così come non ci sono ancora dati sufficienti per calcolare quanto il consumo di cioccolato possa aiutare a ridurre le malattie cardiovascolari. In attesa di collezionare le altre tessere di questo mosaico, quello che secondo gli esperti è certo è che il cioccolato è un alimento che aiuta a mantenere in salute il sistema cardiovascolare.

lunedì 28 aprile 2008

30 ORE PER LA VITA.


1° dicembre: Giornata mondiale per la lotta contro l'AIDS
Ogni anno il 1° dicembre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale per la lotta contro l’AIDS, istituita nel 1998 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, allo scopo di ricordare i progressi compiuti nella cura, nella prevenzione e nell’informazione dell’HIV/AIDS e al contempo di sensibilizzare la comunità internazionale e i singoli individui all’impegno verso le nuove sfide che l’epidemia ci pone d’innanzi e gli obiettivi non ancora raggiunti.L’emergenza AIDS in Africa è cresciuta nel 2006 in proporzioni allarmanti, e quel che è peggio, ha acquisito nuova forza in paesi che negli ultimi anni avevano saputo contenere il tasso di infezione. I nuovi dati sulla pandemia esigono chiarezza e decisione.
La comunità internazionale deve prendere posizione: appare infatti sempre più necessario un ripensamento a livello globale nelle strategie di prevenzione e cura dei sieropositivi, soprattutto in considerazione del fatto che sono in molti a frenare la diffusione di forme di prevenzione, come ad esempio l’uso dei preservativi.
Ed è proprio in questo contesto che si inserisce, nella Giornata Mondiale per la lotta all'AIDS la manifestazione che vede uniti, per la quinta volta, artisti di tutto il mondo, stelle della musica rock, pop e soul unite in una grande iniziativa umanitaria.
Sono i protagonisti del "
46664 - World Aids Day Concert" che quest'anno si terrà il 1° dicembre all'Ellis Park Stadium di Johannesburg. L'evento (otto ore di concerto) è organizzato dall'associazione 46664 fondata da Nelson Mandela nel 2002 per dare un contributo alla lotta contro la pandemia che devasta l'Africa. L'associazione 46664 prende il nome dal numero che Mandela portava durante gli anni della prigionia.
Peter Gabriel, Annie Lennox, Ludacris, Corinne Bailey Rae, Goo Goo Dolls, i Razorlight e Jamelia saranno i nomi importanti che animeranno il concerto, oltre ai numerosi artisti africani che si esibiranno all' Ellis Park Stadium, capienza 50.000 posti

Olimpiadi: proteste durante il passaggio della torcia a Seoul


SEOUL (Reuters) - Proteste e scontri hanno segnato l'inizio della staffetta olimpica nella penisola coreana oggi, tra migliaia di poliziotti in tenuta antisommossa schierati nelle strade.
Migliaia di cinesi avvolti nella bandiera del paese hanno gridato "Avanti Cina", "Niente politica, solo Olimpiadi" all'avvio del percorso della fiamma olimpica a Seoul, in numero ben superiore ai sudcoreani che protestavano contro la repressione dei diritti umani in Cina.
A un certo punto, i due gruppi si sono scontrati. Studenti cinesi hanno picchiato un anziano manifestante sudcoreano e hanno lanciato bottiglie d'acqua contro un gruppo che agitava cartelli contro Pechino.
"La staffetta olimpica è utilizzata per protestare contro la Cina. Questo ha provocato molta rabbia in Cina e spinto persone come me a scendere qui per difendere il nostro paese", ha detto lo studente cinese Yang Hui.
Dopo Seoul, la fiamma si recherà a Pyongyang, dove il regime nordcoreano ha promesso una cerimonia grandiosa che "stupirà il mondo", prima di un'ultima tappa in Vietnam a Ho Chi Minh-City.
Il 2 maggio la torcia olimpica tornerà in Cina via Hong Kong dopo 19 tappe nei cinque continenti e 137.000 chilometri di un percorso segnato da incidenti.
La Cina accusa il Dalai Lama di aver orchestrato le rivolte e il governo tibetano in esilio di voler rovinare le Olimpiadi di agosto, accuse respinte dal leader spirituale talebano.
Diversi paesi occidentali, inclusi gli Stati Uniti, hanno chiesto alla Cina di riavviare i colloqui con i rappresentanti del Dalai Lama e venerdì scorso Pechino ha annunciato di volerli incontrare nei prossimi giorni.
Ma il governo cinese continua ad attaccare il Dalai Lama. "La cricca del Dalai ha sempre saputo usare le parole e le idee che hanno diffuso hanno fatto girare la testa", si legge in un editoriale del People's Daily, giornale del partito comunista al potere.

Gare fine settimana.

  1. Giovedì 1 Maggio: Reggello (FI) maratonina delle quattro pievi, km 21,097 partenza ore 9,0 da Reggello arrivo a Loro Ciuffenna.
  2. Giovedì 1 Maggio: Marciano (SI) Marcianella km 10 partenza ore 9,00 ritrovo zona Park Hotel.
  3. Giovedì 1 Maggio: Tavola di Prato (PO) Festa del Podista km 15 partenza ore 9,00 ritrovo c/o Circolo ARCI Olimpia.
  4. Giovedì 1 Maggio: Pistoia Camminata della Salute km 13 partenza ore 9,00 ritrovo parcheggio Ospedale.
  5. Sabato 3 Maggio : S. Pierino-Ficecchio (FI) Corsa di Contrada Criterium Podistico Toscano km 10 partenza ore 18,00
  6. Domenica 4 Maggio : Sinalunga (SI) Trofeo Panta Rei km 12 partenza ore 9,00 ritrovo Palestra The Best Body.
  7. Domenica 4 Maggio: San Casciano (FI) Corri per San Casciano km 12 .
  8. Domenica 4 Maggio : Pistoia "Pistoia Corridonna" km 7 partenza ore 9,00 ritrovo Coop Viale Adua.
  9. Domenica 4 Maggio: Cinquale di Montignoso (MS) km 17 partenza ore 9,15 ritrovo Via Gramsci.

La marcia delle Ville.


Ieri è stata una bella giornata in tutti i sensi.
Le ville della Lucchesia sono uno spettacolo, e vederle correndo insieme agli amici sono ancora più belle.
La compagnia era ottima, eravamo in 4: io Casper, Marco Secchioni, e Maurizio, che ci ha tirato il collo per tutto il percorso. Splendida giornata, in compagnia.
Le prossime non competitive spero di poterle correre dinuovo con i miei amici, perchè con loro si sta davvero bene.
Quindi alle prossime......!!!!
L'immagine sopra è : "Villa Reale".

sabato 26 aprile 2008

Potenziamento muscolare per la corsa.




Innanzitutto una premessa: il
potenziamento muscolare è un obiettivo molto importante anche in una disciplina
di resistenza come il podismo.
Non è possibile programmare una stagione
agonistica senza eseguire nelle prime fasi della preparazione qualche lavoro di
potenziamento degli arti inferiori e del tronco.
La corsa di resistenza,
specie se prolungata e senza variazioni di ritmo, porta inevitabilmente ad un
indebolimento dei muscoli coinvolti nell'azione di corsa (tricipite surale,
stabilizzatori del tronco, muscoli della parte anteriore e posteriore delle
cosce).
Non conosco i tuoi impegni agonistici ma solitamente il
potenziamento muscolare è un obiettivo da perseguire nei mesi invernali.
Una
buona reattività muscolare permette di affrontare con successo brevi salite,
gare di corsa campestre e tutte quelle situazioni che richiedono bruschi cambi
di ritmo.
Il podista non deve utilizzare grossi carichi di lavoro ma
eseguire gli esercizi a carico naturale o con l'ausilio di piccoli attrezzi
(manubri, elastici e cavigliere) puntando all'incremento della cosiddetta "forza
esplosivo elastica riflessa o stifness".
Gli esercizi pliometrici sono molto
adatti a questo scopo.
Si tratta dei classici esercizi, praticati a scuola
durante le ore di educazione fisica:
Corsa calciata dietro: corsa a basso
avanzamento, in cuiil ginocchio dell'arto libero rimane basso, ed il piede della
gamba attiva sale dietro il gluteo.
Skip o scatti a ginocchia alte; in
questo gesto atletico vi è un basso avanzamento del corpo combinato ad un'azione
di stantuffo degli arti inferiori
Corsa balzata: azione di corsa, durante il
quale l'arto di spinta, tramite una completa distensione, esegue un deciso
impulso in avanti. L'arto libero avanza con una maggiore tenuta del ginocchio
tale da permettere il contatto a terra con l'avampiede.
Unitamente agli
esercizi pliometrici è possibile affiancare altre esercitazioni come:
Corsa
con incremento delle frequenze o dell'ampiezza
Saltelli laterali sui gradini
Salite su un rialzo
Balzi a rana
Saltelli a piedi pari
Corsa sui
gradoni
Gioco della "volpe zoppa": correndo in appoggio su un solo arto
cerca di toccare i compagni che correranno anch'essi su di una sola gamba.
Ovviamente in presenza di
squilibri muscolari o in caso di problemi osteoarticolari è bene evitare quegli
esercizi che causano maggiori sollecitazioni alla colonna vertebrale e
all'apparato muscolo scheletrico in genere ( balzi a rana, saltelli corsa e
saltelli sui gradoni).
Sempre a tal proposito, è consigliabile eseguire gli
esercizi di potenziamento su terreni morbidi e non accidentati.
Non va poi
tralasciato l'allenamento della parte superiore del corpo (addominali,
piegamenti sulle braccia, dip fra sedie, vedi:
Mantenersi in forma senza andare in
palestra
), per evitare eccessivi squilibri di forza tra le varie regioni
corporee.
Un'ultima nota sulle modalità di allenamento:
FREQUENZA: 2/3
volte alla settimana per 5 settimane + 1 o 2 volte alla settimana per 3
settimane;
INTENSITÀ: massimale / submassimale
RECUPERO: 2/3 minuti per
il primo periodo, da ridurre ad 1-2 minuti nel secondo periodo.

venerdì 25 aprile 2008

Bonelle a Tutto Foo.....!!!!


Stamattina finalmente il sole!
Arrivo a Bonelle, e subito dò una mano al mio presidente per distribuire i pettorali dei nostri atleti ! Dopo un po arriva il mio amico Marco (Casper), mi do una mossa, lascio tutto e vo insieme a lui per fare il riscaldamento, visto che mancavano solo 20 minuti alla partenza.
Due chiacchere, du risate, qualche saluto in qua e là e poi ci si avvia alla punzonatura!
O un mi bucano la maglietta insieme al cartellino!!!! "Ma porca miseria..."
Dico a Marco e ad altri nostri compagni di squadra: " Su forza andiamo più avanti". E così facciamo. Arriviamo alla partenza davanti, poi dico: "Alloraaaa....A TUTTO FOOOO !!!! "
Lo sparo: Bang ! Si parte davvero a tutto foo, pareva che ci rincorresse un leone!!! (Vedi immagine). Lungo il percorso dei 10 km, io dovevo farne appunto solo 10, reggo bene un buon passo, fino al traguardo che chiudo in 43',50''.
Rientro in premiazione piazzandomi all'ottavo posto. Bene sono soddisfatta!
Poi mi vado a cambiare e dopo torno per aspettare Casper che ha fatto la mezzamaratona.
Arriva bello pimpante come sempre, ma poco soddisfatto...Mi dice: "Mah, un sono andato tanto bene, mi sento stanco il caldo mi dà noia, ho finito la gara in 1h,34',59''.....e sono arrivato 78°, riento in premiazione."
Ma dico io...E' andato benissimo, a Firenze ci aveva messo 1h,35 e qualche secondo, quindi ha abbassato ancora il suo personale....E' forte e sono strasicura che farà sempre meglio.
Bene, tutto è filato liscio, ho incontrato anche Giovanni l'appenninico e Daniele, più tanti altri amici.
Domenica andrò a Marlia, 32 km, con me ci sarà Casper....ormai siamo diventati come Gianni e Pinotto !!!

giovedì 24 aprile 2008

Finalmente il Sole !!!!!


Oggi finelmente c'è un po di sole, e pare che dalle prossime previsioni continui il bel tempo.....Così dicono gli esperti.

Non ho più voglia di nuvole e pioggia, mi avvilisce, mi rende triste e poi non fa bene tutta questa umidità !!!!

Oggi mi sento più allegra !!!!

Domani dove andate?


Domani noi del gruppo CAI siamo a Bonelle alla Maratonina del Partigiano. Io farò la gara di 10 km gli altri la mezza. Ho deciso per i 10 perchè domenica devo fare un lunghissimo di 32 km.... quindi farò 10 km a TUTTO FOO !!!!! Voi dove andate? Domenica vado a Marlia non competitiva e li farò il lunghissimo, c'è qualcuno che ha voglia di farsi 32 km con me ???? _________________Franca CIP

mercoledì 23 aprile 2008

News dalle Isole Galapagos !



Io e mio marito facciamo parte di una associazione per salvaguardare le Isole Galapagos.

Purtroppo negli ultimi anni sono in pericolo, per colpa dell'essere umano....!!!!

L'associazione : GALPAGOS CONSERVATION TRUST di cui facciamo parte, ci ha mandato alcune news non gratificanti.

Nell'isola di Pinta abitata da Leoni Marini endemici, hanno ritrovato nel mese di Gennaio, dozzine di carcasse di Leoni Marini, con evidenti rotture articolari provocate quasi sicuramente da esseri umani.

Gli investigatori della GNPS, Galapagos Judicial Authorities, stanno verificando se la morte sia dovuta a cause naturali, ma sono più propensi nel credere che ci sia la mano dell'uomo. Purtroppo su quest'isola sono rimasti solo 53 esemplari di Leone Marino, e controllare è un'impresa per lo stato dell'Equador, hanno pochi fondi e solo con il nostro aiuto potranno fare qualcosa, ma sarà difficile.

Nelle acque circostanti le Isole hanno poi evidenziato una forte diminuzione delle specie di pesce Martello "Hammerheads", questi pesci vengono catturati, da gruppi di pescatori, che entrano nelle acque protette di nascosto pre pescare questi esemplari e poi venderli ai paesi Asiatici con i quali ci fanno delle zuppe.

Ora io dico: ma che bisogno c'è di mangiare una zuppa di Pesce martello ? ! ? !

Insomma noi esseri umani dobbiamo fare qualcosa per poter salvare queste meravigliose isole, che sono rimaste le uniche al mondo, veramente, incontaminate !!!!
www.savegalapagos.org

martedì 22 aprile 2008



E' NATA

GAIA !

AUGURI A FABIO E VALENTINA !

Boston Marathon ! I vincitori !



Il keniano Robert Cheruiyot ha vinto la maratona di Boston, la piu' antica del panorama internazionale. Tra le donne prima l'etiope Dire Tune. Per Cheriuyot (2h07'46'')si tratta del terzo successo consecutivo, il quarto in sei anni. Il keniano ha preceduto due marocchini: Abderrahime Bouramdane, secondo, e Khalid El Boumlili,terzo. Molto serrato l'arrivo della gara femminile: Tune (2h25'21'') ha battuto allo sprint la russa Alevtina Biktimirova. Terza in 2h26'34'' la keniana Rita Jeptoo.
Le notizie fresche le ho avute ieri dal mio caro amico Riace, ha seguito tutta la maratona in tv e mi ha tenuta informata sui risultati.

Giornata Mondiale della Terra !


Il 22 aprile 1970, rispondendo ad un appello lanciato dal senatore democratico Gaylord Nelson, 20 milioni di cittadini americani si mobilitarono per una spettacolare dimostrazione a favore della salvaguardia dell’ambiente. Da quel giorno il 22 aprile è diventato la Giornata mondiale della Terra (Earth Day), un evento internazionale, oggi celebrato in 174 paesi del mondo, che ha per scopo la sensibilizzazione del pubblico sui temi della conservazione dell’ambiente in cui viviamo.Oggi l'economia globale cresce a ritmi vertiginosi e con essa crescono consumi, inquinamento e conseguenti cambiamenti climatici e ambientali. Per questo la parola d’ordine di ogni politica di sviluppo lungimirante dovrebbe essere “sostenibilità” e le politiche volte alla riduzione dei consumi e delle emissioni dovrebbero essere una priorità per tutti: anche per i singoli che devono pretendere un veloce cambiamento di rotta da governi e organismi internazionali.Per usare le parole del pioniere dell’ecologia moderna Barry Commoner, la Giornata mondiale della terra è in qualche modo il giorno in cui l'uomo fa la pace col pianeta su cui vive. È la giornata simbolo della sensibilità ambientale collettiva, in cui ognuno di noi ha il compito di sensibilizzare i propri familiari, amici e colleghi, come i vicini di casa e i concittadini e via via fino alle persone più lontane da noi e fino a chi gestisce la politica e l’economia. In questo senso i singoli possono fare molto con il loro comportamento quotidiano, con un utilizzo più consapevole delle risorse e con una quotidiana e continua opera di sensibilizzazione degli altri.E l’Earth Day è un’occasione unica per sentirci tutti coinvolti e responsabili: perché non è affatto detto che non possiamo essere noi a cambiare il mondo.

lunedì 21 aprile 2008


Questa sono io ieri a S.Piero a Ponti.

Ho lottato con il cronometro ho tagliato

il traguardo in 1h,3',50''. I km erano 13,700.

Che fatica sono proprio fuori allenamento.......!!!!

E fuori di testa..........!!!

domenica 20 aprile 2008

Gare in Toscana prossima settimana.

  1. Venerdì 25 : Bonelle PT : Maratonina del Partigiano comp. di 21,097 e comp. di 10 km partenza ore : 9,00.
  2. Venerdì 25 : Sesto Fiorentino FI : Trofeo Oliviero Frosali, comp di 14 km partenza ore: 9,00. ritrovo Circolo Rinascita.
  3. Venerdì 25 : Foiano della Chiana AR : Camminata del donatore, comp di 12,500 km partenza ore: 9,30 ritrovo Piazza Cavour.
  4. Sabato 26 : Coltano Pi : Corsa del Conte Ugolino, criterium Toscano- comp di 8 km. partenza ore 16,00.
  5. Domenica 27 : Mini Maratona di Prato : comp di 14 km partenza ore: 9,15 ritrovo Parco della Liberazione e della Pace.
  6. Domenica 27 : Borgo a Buggiano PT : Trofeo Dormisacco, comp di 11 km partenza ore: 9,00 ritrovo Palazzetto dello Sport (zona scuole).

sabato 19 aprile 2008

Mal di schiena questo sconosciuto 2....!

IL "MAL DI SCHIENA" QUESTO SCONOSCIUTO
(parte seconda)

A cura del dott. Piero Siragusa
p_siragusa@yahoo.it
Capire quale sia l’origine del dolore, questo è il presupposto per una corretta valutazione clinica del paziente che riferisce dolore lombare. Un normale comportamento statico e dinamico della colonna non può coesistere col dolore: da qui dobbiamo iniziare.

LOMBALGIE DI ORIGINE POSTURALE

In fase statica (da fermi) la maggior parte delle condizioni dolorose può dipendere dall’accentuazione della lordosi lombare (cioè dall’aumento di quella normale curvatura della colonna lombare che, per capirci, è così evidentemente accentuata nelle donne in avanzato stato di gravidanza = pancia in fuori e sedere in dietro). La conseguenza meccanica di tale modificazione posturale a livello dell’ultimo spazio intervertebrale determina uno stiramento del legamento anteriore ed un avvicinamento delle parti ossee posteriormente, determinando irritazione e, a lungo andare, una pseudo-artrosi con dolore anche intenso ad ogni movimento in senso iperestensorio (all’indietro). L’avvicinamento della parte posteriore delle vertebre può anche determinare un interessamento in senso irritativo delle radici nervose con dolore irradiato lungo la gamba o la comparsa di spasmi muscolari dolorosi (e vai a mangiare banane o a riempirsi di reintegratori!!!).

LOMBALGIE DI ORIGINE CINETICA

In questo caso le cause possono essere legate ai seguenti fondamentali meccanismi:

· Sollecitazioni anormali su una colonna normale. Si ha quando un carico è eccessivo o la struttura (normale) è sollecitata per tempi eccessivi, tanto da sopraffare la resistenza muscolare e da permettere quindi che lo sforzo si ripercuota direttamente sulle articolazioni danneggiandole in senso distorsivo. All’inizio avremo un dolore determinato dall’ischemia muscolare con accumulo di cataboliti tossici = contrattura, quindi un dolore da stiramento delle strutture di connessione all’osso (periostio), poi distorsione delle articolazioni vertebrali con aggravamento della contrattura antalgica della schiena e grave limitazione dei movimenti. Questo è un motivo per il quale consiglio di fermarsi quando si sente rigidità muscolare lombare dopo sforzo o un allenamento pesante.

· Sollecitazioni normali su una colonna anormale. Una colonna strutturalmente alterata può anche godere di una funzionalità apparentemente normale; ma una sollecitazione largamente sopportabile da una colonna normale può risultare eccessiva per una colonna alterata. Possiamo ricordare:

1. Scoliosi strutturale. Il dolore che accompagna i movimenti di una colonna scoliotica può presentarsi in due diverse situazioni: nella flessione dipende essenzialmente dalla distensione eccessiva dei legamenti; nella ri-estensione (rialzandosi) il dolore dipende da una sublussazione delle faccette articolari e quando il movimento è forzato oltre un certo limite, le articolazioni vengono a contatto e si bloccano (e addio allenamenti!!!).

2. Scoliosi funzionale. Può dipendere da una limitazione unilaterale dell’articolazione dell’anca che così impedisce una rotazione simmetrica del bacino. Ancora una volta il grosso problema si ha nella ri-estensione dalla posizione flessa e in particolare quando il movimento del rialzarsi si attua di scatto, con troppa forza e a tronco ruotato (così come vedo fare dopo l’allenamento da molti atleti quando eseguono esercizi “ginnici” del tempo che fù e peraltro assolutamente inutili oltre che, a volte, pericolosi). In questi casi la sede del dolore è rappresentata dall’articolazione coinvolta, compressa ed irritata e dalla sua possibile sublussazione. La contrattura muscolare di difesa che ne consegue agisce inoltre sui dischi intervertebrali aggravando ulteriormente il processo in atto. Questo è il motivo per cui molte “terapie” decontratturanti (che tanto hanno fatto bene al sor Giuseppe, o a mio cugino Pasquale, o a quell’amico mio risultano spesso inutili o quanto meno “provvisorie”).

3. Rigidità dei muscoli posteriori delle cosce. Limita l’escursione rotatoria del bacino, per cui la flessione del tronco può avvenire solo forzando l’incurvamento anteriore del tratto lombare con conseguente sovradistensione legamentosa e dolore acuto. Il ripetersi di simili azioni porta al cedimento ed all’allungamento della struttura legamentosa con conseguente instabilità della colonna (da qui in poi la schiena farà male anche soltanto guardando gli altri correre).

4. Rigidità lombo-sacrale. Qui il meccanismo di produzione del dolore è opposta. La rotazione del bacino è normale, mentre è la flessione del tratto lombo-sacrale che è ostacolata. Ogni tentativo di flessione forzata provocherà sovradistensione dolorosa del legamento posteriore, delle capsule articolari e dei muscoli paravertebrali e poi dei muscoli posteriori delle cosce.

LOCALIZZAZIONE DEL DOLORE

Il medico NON deve accontentarsi della generica denuncia di “dolore alla parte bassa della schiena” ma deve stabilire, con la massima accuratezza possibile (e spesso è molto difficile), quale sia la localizzazione del dolore.

L’esame fisico deve essere accurato e completo, cioè comprendere l’esame neurologico, posturologico e i relativi esami (quali e quando necessari):

1. L’esame NEUROLOGICO per la valutazione del coinvolgimento e degli eventuali danni a strutture nervose. Può mettere in evidenza danni misconosciuti perché al momento asintomatici (senz’altro non così in un più o meno prossimo passato: una lontana e dimenticata sciatica ora “guarita”), oppure selezionare e/o appurare a quale livello nasce l’attuale sintomatologia escludendo “parti” della sintomatologia dolorosa riferita, dovuta ad altra patologia (qualcuno non vi ha mai parlato della lombalgia urologica, o di quella ginecologica, o di quella gastro-enterologica?).

2. L’assetto POSTURALE che comprende l’ispezione del profilo, la posizione delle ginocchia e dei piedi, l’assetto cervicale (ve n’eravate dimenticati?).

3. La verifica dell’ALLINEAMENTO DEL BACINO che ci da inoltre una determinazione della lunghezza degli arti. L’apprezzamento di una differenza anche modesta fra la lunghezza di un arto inferiore ed il controlaterale è di grande importanza, poiché è da un preciso sviluppo degli arti inferiori che dipende l’equilibrio dell’assetto del bacino e di conseguenza della colonna vertebrale. E non sono neanche d’accordo con quanti considerano ininfluenti pochi millimetri di differenza poiché, se questo può essere vero nell’atto del camminare e nella vita quotidiana, i pochi millimetri diventano “metri” se li moltiplichiamo per le centinaia di migliaia di passi di corsa che un runner compie e spesso anche sotto carico. Il rilievo di una differenza di lunghezza necessita di tutti gli accertamenti per stabilirne l’origine: un ginocchio varo o valgo monolaterale, pregressi interventi chirurgici o fratture, un appoggio non corretto di uno dei piedi e così via.

4. La valutazione del RITMO LOMBO-PELVICO cioè del movimento del piegarsi in avanti ed in dietro al fine di evidenziare i possibili difetti di cui vi ho parlato sopra. Ciascuna componente deve essere attentamente studiata sia in sé che in relazione alle altre dinamiche:

· Un deficit dell’inversione (flessione lombare in avanti) indica l’esistenza di una contrattura muscolare o di una limitazione meccanica per alterazione anatomica delle articolazioni, dei legamenti o della muscolatura.

· Un arresto della rotazione pelvica (cioè del bacino in senso antero-posteriore) può dipendere da rigidità dei muscoli posteriori delle cosce, da irritazione sciatica o compromissione anatomica dell’articolazione dell’anca.

· Un prematuro ripristino della lordosi nella ri-estensione del tronco fa sì che il carico gravi sulla colonna in modo eccentrico per sostenere la colonna stessa. Nel tentativo di limitare questa condizione, la colonna lombare tende a posizionarsi in IPERlordosi, atteggiamento che può comportare l’impatto delle faccette articolari posteriori (già riavvicinate in conseguenza della contrattura muscolare) che a questo punto sopportano tutto il carico e che vanno rapidamente incontro ad irritazione acuta e blocco (in particolare se nel movimento di ri-estensione il tronco è anche poco ruotato).

venerdì 18 aprile 2008

Ho deciso dove andare Domenica ! Chi viene?

Stamattina ho fatto un' allenamento di
1h,30 in progressione, l'ho finito a 4,40, ma ero stanca. L'allenamento di
mercoledì in salita ora lo risento. Ma torniamo a stamani: ho preso la via che
porta a S. Alessio, è un bellissimo percorso che volendo si può continuare ed
andare verso villa di baggio, Iano, oppure verso l'Acquerino. Io ho preso la via
di ritorno verso Candeglia e poi allo stadio"campo scuola". Lungo la strada del
ritorno ho incontrato la Nikka, Tizi "il marito", e la Monica, abbiamo scambiato
quattro chiacchere e poi ho proseguito il mio allenamento. Tornata a casa, ho
telefonato agli organizzatori della gara che si terrà domenica a S. Piero a
Ponti "provincia di Firenze", per sapere com'è il percorso. Mi hanno risposto
molto gentilmente, che è tutto pianeggiante, 14 km, quindi fa al caso mio, visto
che devo fare un'allenamento veloce in pianura.
In conclusione volevo dirvi: chi viene
con me in quel di Firenze domenica?
Una mezza conferma ce l'ho gia...forse
viene la Monica.....Poi chi viene?
Fatemelo sapere semmai andiamo
insieme.
Ciao a
tutti.....!!!!!

giovedì 17 aprile 2008

Il mal di schiena questo sconosciuto !


L'ARTE DI STAR BENE/10 - IL "MAL DI SCHIENA" QUESTO SCONOSCIUTO(parte prima)A cura del dott. Piero Siragusap_siragusa@yahoo.it

La lombalgia (il cosiddetto MAL di SCHIENA) costituisce una delle più comuni affezioni. La sfavorevole storia naturale in combinazione con una prolungata inabilità sportiva (ma anche lavorativa) o comunque con una riduzione delle prestazioni, fa di questa patologia un problema di primo piano per il runner evoluto come per il neofito.
Le motivazioni del dolore lombare sono molteplici e non sempre ben identificate (o identificabili), come misconosciute sono le diverse patologie muscolo-tendinee che possono simulare, dal punto di vista sintomatologico, una lombalgia o una lombosciatalgia (o sciatica). Ma se fare una diagnosi è compito del medico, voi che cosa sapete a riguardo? Spesso incontro atleti che nonostante dolori cronici o ricorrenti localizzati alla schiena o al gluteo o lungo una gamba, continuano ad eseguire lavori anche pesanti per poi “fermarsi” per forza di cose per periodi più o meno lunghi. A che cosa si va incontro con questi atteggiamenti?
Tutto questo sarà oggetto della presente chiacchierata.
Per abitudine, cerco sempre di spiegare ai miei pazienti la patologia di cui soffrono, affinché si rendano conto del loro problema e (quelli ragionevoli) si possano adeguare con maggiore consapevolezza a quelli che sono i “ sacrifici” a cui devono andare incontro: meglio una settimana di riposo oggi che un mese di fermo forzato+dolori domani.
Per prima cosa dovete sapere che:
· Al momento attuale della nostra fase evolutiva, la colonna vertebrale si può ritenere ANCORA in una fase di adattamento alla gravità. Inoltre non si può certo affermare che, nell’attuale caratterizzazione anatomo-funzionale, la colonna vertebrale risulti perfettamente adeguata ad assorbire le sempre nuove e, soprattutto sempre più numerose, sollecitazioni cui l’uomo la sottopone al giorno d’oggi: non ultime quelle legate alle attività SPORTIVE.
· La colonna vertebrale è formata da una serie di segmenti costituiti da UNITA’ FUNZIONALI sovrapposte ciascuna delle quali formate a loro volta da due vertebre adiacenti e dai tessuti interposti. Dal punto di vista funzionale invece, la colonna è una struttura portante elastica UNICA, capace di garantire, in opposizione alla gravità, sia la stazione eretta sia l’equilibrio di forze e resistenze necessarie alla locomozione e ad ogni altra attività di movimento finalizzata – tra cui la corsa-. E’ intuitiva che l’efficienza funzionale della colonna vertebrale nel suo insieme dipende dall’integrità anatomo-funzionale delle singole unità che le costituiscono.
· Il movimento del tratto lombare si realizza nel breve arco delle cinque vertebre che normalmente formano questo segmento. E’ ovvio che questa porzione della colonna sopporta le sollecitazioni più intense ed usuranti rispetto a quelle che agiscono ai livelli superiori. Inoltre bisogna sapere che la partecipazione delle sue varie unità funzionali al movimento è tutt’altro che uniforme, sicchè il massimo sforzo grava su un’area ancora più limitata. Indovinate qual è? Il 60-75% del movimento ha luogo tra la quinta lombare e la base del sacro. Dato che la flesso-estensione è preclusa al tratto dorsale, è facile capire come la giunzione lombo-sacrale “gestisca” circa i tre-quarti del movimento flessorio dell’intera colonna. Ma ATTENZIONE, quanto detto vale solo per la sola flesso-estensione del tratto lombare ma non per quella dell’intero tronco, per produrre il quale la cosa si complica notevolmente coinvolgendo il bacino e le articolazioni coxo-femorali.
Troppo complicato? E pensate che ho semplificato solo il movimento di piegarvi per allacciarvi le scarpe. Non potete immaginare il lavoro della sola colonna vertebrale nel fare una mezz’oretta di corsa lenta. Inoltre quanto fin qui descritto è vero in una persona senza “problemi” di postura, appoggio plantare, articolarità temporo-mandibolare, perfettamente simmetrico e muscolarmente ben adattato. Ma quanti di noi lo sono? Scagli la prima lombalgia chi è senza difetti!!!
Bene, ora passiamo alle buone notizie…
Il dolore alla schiena o la sua irradiazione ad un gluteo o lungo una gamba nasconde sempre un’ERNIA del disco? Grazie al Cielo NO!!!
Oggi tutti per necessità o per divertimento si sottopongono ad una RMN (risonanza magnetica) del tratto lombare: “per vedere se sto bene”… mi ha detto una volta qualcuno!! E’ per questo che oggi sei nessuno se non hai la tua “ernia” nel curriculum di runner. Avete mai incontrato qualcuno che prima di una gara dichiara: io? sto benissimo, sono in gran forma e non ho alcun problema fisico né l’ho avuto nel recente passato. Il vero runner è sempre reduce da qualche “disgrazia” e molto spesso si vanta di sopportare “terribili” dolori (lombari per esempio) che gli impediscono di allenarsi come si deve, ma poi termina la gara con una media di 3’30” al Km.
Ebbene poiché in “moltissimi” hanno fatto una RMN, è statisticamente evidente che “molti”possano presentare un’ernia discale lombare. In realtà molti di questi presentano, a ben cercarli, sintomi dolorosi che NULLA hanno a che fare con l’ernia diagnosticata (che magari è presente già da molto tempo e che non dà segni di sé) e questo giustifica il perché dei molti ”insuccessi” di varie metodiche terapeutiche finalizzate al trattamento dell’ernia (intervento compreso: la cui indicazione è attualmente molto selettiva). E questo è ancora più vero (non me ne vogliano “questi terapeuti”) quando ci si rivolge a personaggi più o meno professionalmente competenti senza una diagnosi e con una RMN consigliata da un amico che “aveva lo stesso dolore” e che ha risolto così o colà.
Ad ognuno il proprio mestiere e soprattutto la propria competenza (il che non significa NON ANDARE DAL SIG.X, ma almeno andarci con una diagnosi precisa a con un’indicazione terapeutica che poi IL SIG.X è certamente in grado di adottare) pena la peregrinazione ai vari “santuari” e il prolungamento del periodo di fermo.
Di seguito vi proporrò diverse patologie che possono essere causa di dolori lombari e\o sciatalgici.(continua)

martedì 15 aprile 2008

Gare per Domenica 20 Aprile in Toscana.

Arezzo: Corsa del Saracino comp. di 13 km partenza ore: 10 Piazza della Libertà.
Firenze: San Piero a Ponti comp. di km 13,700 partenza ore 9.
Lucca: Cronomura corsa a cronometro di km 4,5 su circuito partenza ore: 9,30.
Siena: Un monte di corsa comp. di km 15 partenza ore: 9,15 ritrovo Piazza Salimbeni.
Pistoia: Montecatini Terme comp. di 15,700 partenza ore: 9 ritrovo Stadio Comunale.

La Sicari a Torino, Baldini a Londra.

Vincenza Sicari, la ventinovenne maratoneta dell'Esercito, si è imposta nettamente nella Turin Marathon battendo il suo primato personale e correndo sotto il muro delle 2h 30' fissato dalla FIDAL come tempo minimo per la qualificazione alle Olimpiadi di Pechino: 2h29'50 il tempo fatto segnare dalla Sicari che ha distaccato la seconda, la Kurui di più di 5 minuti. Finalmente è riuscita a stare sotto il tempo prefissato dalla FIDAl per partecipare ai giochi olimpici di Pechino.
BALDINI - Poca fortuna per Stefano Baldini, dodicesimo al traguardo dopo una gara tutta in salita in 2h13’06". Si sapeva delle sue imperfette condizioni dopo il problema muscolare che l’ha condizionato nella prima metà di marzo. Il campione olimpico di Atene 2004 non ha mai cercato di tenere il ritmo indiavolato dei battistrada, ha impostato la sua gara su un ritmo da 3'05" al chilometro. E' andato un poco in crisi nella seconda metà ed ha sfruttato tutta la sua esperienza aspettando il britannico Robinson per correre in compagnia l'ultima parte della fatica per allungare poi in vista del traguardo. La prova femminile, disputata senza l'aiuto di lepri, è stata dominata dalla tedesca, ex kazaka, Irina Mikitenko, in 2h24'14", davanti alla russa Svetlana Zakharova (2h24'39") ed all'etiope Gete Wami (2h25’37"). Questi gli ordini d'arrivo:

domenica 13 aprile 2008

Maratoneta a 101 anni...!!

Londra - Per lui l'età non è un limite, a 101 anni e' gia' il lavoratore piu' vecchio del Regno Unito (e' impiegato part time presso una ditta di idraulici): ma ora Buster Martin vuole raggiungere un altro record, quello di partecipante piu' vecchio della maratona di Londra. Se ci riuscira', promette di festeggiare con una pinta di birra e una sigaretta .
Nel weekend scorso Buster, ex addestratore dell'Esercito, fisico asciutto e barba da profeta, ha completato una mezza maratona in cinque ore e 13 minuti. Quando non e' impegnato a fare l'idraulico (tre giorni a settimana) si allena duramente per la gara del 13 aprile.
''Ho detto che ci provero', non ho detto che riusciro' a finirla - dice - Ma se ci riesco, tanto meglio. Non ci avevo mai pensato, ma poi qualcuno me l'ha chiesto, e i soldi vanno in beneficenza, quindi perche' no?''.
Martin, che ha 17 figli ed e' tornato a lavorare a 99 anni, dopo due anni di pensione in cui si era solo annoiato, battera' cosi' il record del maratoneta piu' vecchio, precedentemente tenuto da un 93enne.

Commentate un po voi..!!

mercoledì 9 aprile 2008

Viaggio Galapagos 2006

Fregata
marina
Aquila
di mare
Otarie
giocherellone
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Gabbiani
endemici
Sula
dalle
zampe
rosse

fenicotteri
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Viaggio Galapagos 2006




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tartarughe
giganti.
Iguane
marine

granchi
cangianti
enormi.
otarie
divertenti
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Isole galapagos viaggio 2006

io con lo
zainetto blu
dietro me
mio marito.










Io e mio
marito nella
foresta.
Io e mio
marito
maglia verde
bandana
bianca
le nostre
guide
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lunedì 7 aprile 2008

Il Cai a Firenze.

Ieri a Vivicittà Firenze il gruppo CAI Pistoia aveva 13 atleti partecipanti fra cui: Io, Marco"Casper", Samantha ecc. Ci siamo ritrovati alla partenza belli nei nostri colori societari, belli raggianti e sorridenti, ci siamo scambiati qualche battuta, "come sempre", io Marco e altri del gruppo , un abbraccio di incoraggiamento e....ViAAAAAA!!!!! Si parteeeeee!!!!! Avevo deciso di farla piano visto il recente infortunio, e per questo avevo promesso a Samantha di stare con lei e magari farle fare un tempo migliore del suo personale che era 1h,58. Le sono stata sempre vicino, ogni tanto le domandavo se andava tutto bene, abbiamo tenuto un passo lento fino al 10° km poi ho aumentato un pochino per vedere se riusciva a farcela, e così sembrava, fino al 17° km, dove intanto mi ero accodata altri 8 podisti che mi avevano chiesto se anche loro mi potevano seguire, ad un bivio nel centro città abbiamo sbagliato strada, gli addetti al percorso ci hanno indirizzato male o non si è capito bene come sia andata la cosa, fatto stà che ci siamo ritrovati a fare 2 km e mezzo in più, immaginatevi la rabbia di tutti quanti..... Ma io cercavo di tranquillizzarli in qualche modo dicendogli: " E s'è fatto un lungo ragazzi tanto e un ci si rientrava lostesso in premiazione". La mia compagna era infuriata perchè giustamente avrebbe fatto il suo personale anche se non rientrava nei premi. Io avevo il mio orologio con GPS e da li sono riuscita a dirgli in quanto tempo avrebbe chiuso la mezza" 1h,54, quindi avrebbe abbassato il suo tempo. Ma la cosa che a me a dato più fastidio è che la Samantha poverina non aveva mai fatto più di 21 km quindi non ce la faceva più, anche perchè gli ultimi km ho cercato di fargleli fare più veloci, era stravolta e di questo me ne dispiace tantissimo. Al traguardo ci è venuto incontro Casper bello sorridente, e con sua e mia grande gioia è riuscito ad abbassare il suo tempo sulla mezza, ha tagliato il traguardo in 1h,35. Alla partenza mi aveva detto: "sarei contento se riuscissi a fare meno di 1h,40".....All'animaccia...... E' andato benissimo, e di questo sono orgogliosa e felice per lui, penso che abbia delle qualità notevoli e sicuramente se si allenerà più seriamente otterrà ottimi risultati, ma il bello è che non sembrava nemmeno che avesse corso, era rilassato come alla partenza.... Mi dispiace tanto per Samantha, ma sono sicura che farà meglio la prossima,e sono stracontenta per Marco e anche per me stessa che sono riuscita a correre quasi 24 km senza dolore.

martedì 1 aprile 2008

Domenica chi viene a Vivi Città a Firenze?

Chi viene domenica a Firenze a vivicittà?
Sennò dove andate?
Le altre gare sono:
Vivicittà Siena, ritrovo piazza del campo ore 9,30 km 12.
Vivicittà Livorno, ritrovo campo scuola ore 10,30 km 12.
Vivicittà Viareggio, ritrovo stadio dei pini ore 9,30 km 12.
Vivicittà Firenze, ritrovo piazza santa Croce ore 9,30 km 21,097 mezzamaratona.