lunedì 30 giugno 2008

A San Marcello, in macchina era più bello!

Allora vediamo..., da dove potrei cominciare..., dalla fine ad esempio: 3h 02 min, tanto ho impiegato per arrivare a San Marcello.
Ma andiamo con orine via!
Arrivo alla partenza alle 6 e 35, dopo aver dormito 2 ore scarse per impegni di lavoro. C’è un pochino di tensione ma passa subito perché incontro tanti amici che mi salutano molto calorosamente, in questo periodo in maniera particolare. Grazie! Qualche chiacchiera con tutti quelli del mio gruppo, foto di rito e via alla partenza. Finalmente trovo Francesco sorridente e grintoso, ci facciamo gli auguri con la promessa di tornare a valle assieme.
Ritrovo anche Buonmassimo, che è ormai il mio Virgilio delle corse podistiche lunghe: la sua presenza mi rassicura ed e sempre molto piacevole correre al suo fianco. Si parte. Mi accodo al suddetto Buonmassimo e con calma facciamo i primi km prevalentemente pianeggianti. Incrociamo Belinda che scatta tante foto e ci saluta con un bel sorriso, poco prima del calvario della salitona delle Piastre. Cerco di salire regolare, ma nei punti più duri rallento tanto, primo segnale che la giornata sarà veramente dura per me. Dopo un km e mezzo circa, non riesco più a seguire Massimo, quindi lo saluto lasciandolo andare per quella che sarà la sua ennesima grande impresa. Mi ritrovo così a salire con Silvia, la splendida amica del "Ponte", teniamo quasi lo stesso passo e involontariamente ci troviamo a scandire il passo un pochino per uno, come due ciclisti in fuga. Io nei pezzi duri però faccio sempre + fatica e capisco definitivamente che non è giornata.
Silvia alla fine della salita mi stacca e va a concludere la sua fatica al primo traguardo, io, poco convinto, proseguo salutando la nostra (CAI) campioncina Cristina (moglie di Gianni).
La discesa che porta verso la valle del fiume è dolce e piacevole, cerco di tenere un passo regolare e anche molto controllato ma inizio a sentire degli stranissimi dolori allo stomaco; provo a rallentare ulteriormente ma non diminuiscono. In queste condizioni faccio 2 km ad andatura turistica per poi ritrovarmi con i crampi al polpaccio e alla coscia destra. Ma se ero stato a letto…
Cerco di correre il + rilassato possibile: in discesa vanno anche i coomeri, ma io oggi mi sento un mattone!
Miracolosamente arrivo alla salitella che porta a Campotizzoro e qui si spegne la luce! Sono costretto a salire correndo e camminando a tratti, fino ad un ponte dove i crampi mi obbligano addirittura a fermarmi. Provo a fare degli allungamenti muscolari ma niente…comincio addirittura a dubitare di arrivare al traguardo. Quando ormai lo sconforto si è impadronito di me (e ce ne vuole!) arriva il mio compagno di squadra Denis che mi urla: "Casper, non mollare!"; poi mi passa qualcosa da mangiare e mi incoraggia ulteriormente. Mi faccio forza, mangio e riparto proseguendo per la salita che non è durissima ma sembra infinita. Grazie a Denis sto un pochino meglio e riesco a corricchiare, nella discesa finale riprendo anche un ritmo dignitoso e stringo i denti per chiudere sotto le 3 ore. Infatti arrivo al trentesimo in 2h e 57 ma non c’è il traguardo!!!!!!! Ma che sono già andati via tutti????? O CHE FAVE SONO!!!!!!!
La botta psicologica è enorme e mi blocco, meditando un ritiro di protesta. Poi riparto ritrovando il mio "angelo custode" Denis che dopo essere arrivato è tornato indietro per farmi coraggio, avendomi visto bello cotto. Lo ringrazio tantissimo; è stato fondamentale. Alla fine arrivo con il tempo citato in testa a questo resoconto. E’ stata la peggiore gara della mia breve carriera, ma la soddisfazione di avercela fatta è comunque grande. Ritrovo Francesco insieme al quale beviamo tantissima acqua e faticosamente ci organizziamo per il rientro in pullman. Incrocio anche un atleta keniota al quale dico: " e tu hai avuto culo ciccio che mi sono venuti i crampi", ma lui fa finta di non capire e mi pianta un asso capendo le mie tragiche condizioni psico-fisiche. Buonissima l’organizzazione.
Arrivato a casa cerco di capire le possibili cause di questo disastro arrivando alla conclusione che queste gare non si possono improvvisare. Io nelle ultime 2 settimane, per vari motivi, ho corso pochissimo; inoltre da sempre patisco molto il caldo che mi penalizza tantissimo.
Grazie comunque a tutti quelli che mi sono stati vicino e appuntamento al prossimo anno all’Abetone (in macchina!).

8 commenti:

Nikka ha detto...

Allora il prossimo anno vengo con te...IN MACCHINA! :D
Si capisce dal tuo racconta che hai sofferto, in certi punti mi hai fatto anche ridere :D...però, come hai detto anche te, ce l'hai fatta (io nemmeno col pensiero) e questa dovrebbe essere una soddisfazione che ti ripaga comunque di tutti gli sforzi che hai sopportato. BRAVO CASPER ;)
ciao ciao

casper ha detto...

Grazie Nikka, ma è stata davvero dura. A me correre piace da moire, mi era capitato altre volte di soffrire ma non in questo modo. Sono 2 settimane che faccio una vitaccia, forse non era il caso di correre in queste condizioni e avrei dovuto fermarmi alle Piastre vista l'antifona...
Però quando sei in gara l'ultima cosa che pensi è ad arrenderti. in questo l'esperienza è stata positiva: non mi sono arreso anche quando non riuscivo a piegare il ginocchio dai crampi.
ora mi riposo per riprendere quando sarà più fresco. Ciao

francesco ha detto...

E' stata davvero dura. All'arrivo eravamo tutti belli cotti e stanchissimi. Più faticosa di una maratona con le salite e il caldo.
Comunque hai fatto una grandissima gara Casper, considerando le circostanze.

Anonimo ha detto...

oh ragazzi anch'io la prima volta
son arrivato distrutto a
San Marcello in 3h e 8', ma
date retta a me un'attranno e si
và tutti 'ncima, tutti 'nsieme
appassionatamente...
oh che sarà e gl'è una passeggiata....


Marco

p.s. a parte gli scherzi, la prima volta è brutto poi....
è sempre peggio

francesco ha detto...

Mi casca un mito !!!!
Non posso crederci che abbiamo fatto un tempo migliore...
Non è che era più lunga?

Anonimo ha detto...

Forza Casper non ti demoralizzare ....ieri era molto caldo e i crampi in certe condizioni sono in agguato.......io per evitare cio' mi son portato dietro una borraccia e ogni 10 minuti bevevo un piccolo sorso........i ristori in questi casi sono troppo distanti e in salita per compiere 5 km ci vogliono anche 25/30 minuti ......ed è troppo stare senza bere.........
il prossimo anno andrà meglio.....

casper ha detto...

Grazie Giovanni, è stato un vero piacere conoscerti. L'esperienza insegna, e ancora ne devo fare tanta. Grazie per i preziosi consigli e alle prossime. ciao

Anonimo ha detto...

effettivamente era piu' lunga, la davano per 32 a San Marcello e 54
in cima.....
poi lo sanno loro quanto fosse
veramente

Marco