I luoghi: Nosy Iranja
Nosy Iranja
L'isola delle tartarughe
Nosy Iranja, chiamata anche “l’isola delle tartarughe”, si presenta come un gioiello che spunta dal mare smeraldo ed è formata da due isole collegate da una lunga striscia di sabbia bianchissima che diventa quasi una autostrada a marea bassa.Sulla striscia di sabbia giacciono, portati dal movimento delle maree, pezzi di corallo madreporico rosso, conchiglie e piccoli legni lavorati dall’azione del mare. Qui si riuniscono a bassa marea centinaia e centinai di uccelli marini (sterne, aironi, fregate ecc) attirati dalla ricchezza di detriti organici, vermi e piccoli animali della sabbia che costituiscono il loro cibo preferito.Il mare è ricco di conchiglie e la barriera che circonda Nosy Iranja ospita una quantità incredibile di esemplari della flora e della fauna sottomarine.La grande attrazione di Nosy Iranja sono le tartarughe marine che vengono a deporre le uova durante le maree alte notturne e se si è fortunati si può assistere a questo rito meraviglioso o addirittura allo schiudersi delle uova con l’uscita delle piccole tartarughe dal guscio e la loro corsa disperata per raggiungere il mare.Il tratto di mare che circonda l’isola sembra irreale per le incredibili tonalità di verdi, blu e la limpidezza delle acque. Il reef è molto ricco di conchiglie.
140 milioni di anni fa catastrofici terremoti ed inondazioni crearono una profonda spaccatura nell'Africa, all'altezza del Mozanbico. Fu l'inizio del distacco del Madagascar dal continente africano e del suo lento slittamento nell'oceano Indiano. Grazie a questo isolamento il Madagascar oggi offre al visitatore una flora e fauna uniche al mondo.
Le varie fasi geologiche hanno dato origine ad una catena montuosa che percorre tutto il Paese da nord a sud, con cime che superano i 2600 metri, da cui scendono numerosi fiumi e corsi d'acqua che si gettano quasi tutti nel canale di Monzanbico. Le enormi compressioni laterali continuano ancora oggi a trasformare il territorio generando corrugamenti e fratture del terreno roccioso.Il Madagascar è chiamato anche isola rossa a causa della laterite rosso sangue che costituisce la maggior parte del suo suolo. E' la quarta isola del mondo, con una superficie grande il doppio dell'Italia. Lunga 1.600 chilometri ha una larghezza massima di 500 chilometri.
Le industrie sono quasi inesistenti; l'economia nazionale è basata essenzialmente sull'agricoltura, sull'allevamento del bestiame e sulla produzione di oggetti di artigianato. Il più importante prodotto del Paese è rappresentato dal riso. Le risaie del Madagascar producono riso di altissima qualità destinato quasi tutto all'esportazione, mentre riso di minore qualità viene importato per soddisfare il bisogno della gente che lo utilizza quotidianamente.La capitale della Repubblica del Madagascar è Antananarivo, chiamata più semplicemente Tanà.
Visitare il paese per proprio conto richiede molto tempo e la capacità di sopportare vari imprevisti. I trasferimenti interni, ad eccezione dei voli aerei, sono piuttosto faticosi e poco affidabili. Noleggiare un'automobile è fattibile, ma le indicazioni stradali non sono sempre molto chiare e i percorsi a volte sono disagevoli. Utilizzare i taxi a lunga percorrenza, chiamati taxi-brousse (taxi della boscaglia), per spostarsi da villaggio a villaggio significa andare incontro ad un'avventura non consigliabile. La rete ferroviaria è quasi inesistente e le poche tratte spesso sono fuori servizio. La miglior cosa è affidarsi ad una valida agenzia turistica con una brava guida locale che possa risolvere tutti i problemi logistici relativi agli spostamenti, alle prenotazione degli alberghi migliori e alle visite ai parchi naturali. Si evita di perdere tempo e si ha la possibilità di vedere veramente le cose interessanti.
Le varie fasi geologiche hanno dato origine ad una catena montuosa che percorre tutto il Paese da nord a sud, con cime che superano i 2600 metri, da cui scendono numerosi fiumi e corsi d'acqua che si gettano quasi tutti nel canale di Monzanbico. Le enormi compressioni laterali continuano ancora oggi a trasformare il territorio generando corrugamenti e fratture del terreno roccioso.Il Madagascar è chiamato anche isola rossa a causa della laterite rosso sangue che costituisce la maggior parte del suo suolo. E' la quarta isola del mondo, con una superficie grande il doppio dell'Italia. Lunga 1.600 chilometri ha una larghezza massima di 500 chilometri.
Le industrie sono quasi inesistenti; l'economia nazionale è basata essenzialmente sull'agricoltura, sull'allevamento del bestiame e sulla produzione di oggetti di artigianato. Il più importante prodotto del Paese è rappresentato dal riso. Le risaie del Madagascar producono riso di altissima qualità destinato quasi tutto all'esportazione, mentre riso di minore qualità viene importato per soddisfare il bisogno della gente che lo utilizza quotidianamente.La capitale della Repubblica del Madagascar è Antananarivo, chiamata più semplicemente Tanà.
Visitare il paese per proprio conto richiede molto tempo e la capacità di sopportare vari imprevisti. I trasferimenti interni, ad eccezione dei voli aerei, sono piuttosto faticosi e poco affidabili. Noleggiare un'automobile è fattibile, ma le indicazioni stradali non sono sempre molto chiare e i percorsi a volte sono disagevoli. Utilizzare i taxi a lunga percorrenza, chiamati taxi-brousse (taxi della boscaglia), per spostarsi da villaggio a villaggio significa andare incontro ad un'avventura non consigliabile. La rete ferroviaria è quasi inesistente e le poche tratte spesso sono fuori servizio. La miglior cosa è affidarsi ad una valida agenzia turistica con una brava guida locale che possa risolvere tutti i problemi logistici relativi agli spostamenti, alle prenotazione degli alberghi migliori e alle visite ai parchi naturali. Si evita di perdere tempo e si ha la possibilità di vedere veramente le cose interessanti.
Domenica partirò e con me porterò anche voi tutti...mi mancherete....!!! Franca.
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