Gli "EROI" del 30 Novembre

La prima cosa che mi ricordo della maratona di Firenze è il freddo patito aspettando la partenza. Un’ora e mezzo da incubo. Dove ti giravi vedevi gente provata dalle intemperie e con la classica faccia di chi pensa: "mannaggia a me".
Il signore al microfono cercava di farci coraggio gridando in continuazione: "siete dei grandi, degli eroi, degli eroi, ce la farete…". Per un pochino suonava bene… ma continuando mi pareva una presa per il c..o…
Mi butto nella rissa delle gabbie di partenza… sono praticamente ultimo… "s’inizia bene", mi dico.
Tutto è fremito: paura , emozione, freddo? Fate voi, ma il battito dei miei denti arriva a lambire le coste elleniche…
Poi lo sparo… e io inizio piano piano a camminare, passo sotto il gonfiabile e continuo a camminare… finalmente qualcuno incomincia ad accennare a correre "era l’ora!" In discesa si va più piano che in salita e superarsi è impossibile… se fai una mossa falsa vieni catechizzato e rispedito al mittente senza neanche l’affrancatura.
Poi finalmente la strada si allarga e si aprono degli spiragli di luce fra la mandria di podisti che sbuffa, sputa, annusa, rantola, barrisce… Sguscio, scivolo, mi contorco al grido di "scusate, permesso, chiedo venia, mi parte il treno…"
Inizia dunque la vera maratona di pensieri e fatica. Seguo le mie gambe lottando contro la loro volontà di fermarsi. Finalmente un timido sole si affaccia… E’ la rinascita, l’alba di un nuovo maratoneta. Gli ultimi due chilometri volano fra la folla in fasta. Ora le mie gambe hanno più voglia del cervello di correre… accelerano. Ed è la gioia incontenibile dopo il traguardo che esplode in me. Era li che mi aspettava, ed io me la sono guadagnata, assieme a tutti gli altri "EROI" del 30 Novembre che sono al mio fianco.

REAL TIME DI CASPER  3h,28.......!!!!!!!